Nel processo globale di trasformazione apportato dal digitale non poteva mancare la didattica. Ormai le piattaforme di e-learning sono in rapida ascesa, grazie alla diffusione dell’istruzione digitale che corre sempre più spedita sul web.
Lezione online: cosa cambia?
Per chi è più in là con gli anni la lezione è una sola, quella seduti al banco nell’aula fisica davanti alla cattedra con un insegnante in carne e ossa che spiega e disegna col gessetto sulla lavagna di ardesia. Oggi, però, le cose sono un po’ cambiate, anzi parecchio. Complice la pandemia, che ha incrementato in modo esponenziale il ricorso alla Dad (didattica a distanza) si sono diffuse in rete nuovi modi di fare scuola. In pratica, pur sopravvivendo di fatto l’aula fisica che, pure, si avvale di alleati digitali come i computer e la Lim (lavagna interattiva multimediale) c’è un nuovo modo di fare scuola. Si chiama e-learning ed è una risorsa a cui si rivolgono con successo sempre più studenti di tutte le età. Ma vediamo meglio come funziona la lezione online e in cosa differisce dalla "sorella" maggiore.
Innanzitutto, per poter accedere alla videolezione è necessario disporre di un computer o altri device digitali, come lo smartphone e il tablet, purché dotati di connessione a Internet. Ma non basta. Per entrare nell’aula virtuale lo studente deve poter fruire di link o credenziali, consistenti in username e password personali rilasciati dall'istituto online da digitare per avere accesso alla lezione.
Connessi? Bene, si comincia. La lezione si svolge in modalità webinar, praticamente in videoconferenza, che richiede la dotazione di telecamera e audio incorporati nel dispositivo in uso per potersi almeno vedere e sentire, se non toccare. Dall’altra parte del display c’è il docente, che interagisce da remoto con la classe e lo fa in modo nuovo accantonando la formula ormai superata della vecchia lezione frontale, nozionistica e a senso unico, senza il coinvolgimento diretto degli alunni.
I vantaggi della didattica digitale
Per la generazione Z dei nativi digitali, la rete è tutt’altro che un pianeta sconosciuto, abituati come sono a destreggiarsi fin da piccoli sul web. Non stupisce, quindi, che per loro l’istruzione digitale, lungi dal configurarsi come un’ora barbosa e letargica, appare come un’evasione, una risorsa che si avvicina al gioco. Ciò non deve, però, trarre in inganno, sempre di lezione si tratta: non si gioca, si lavora per crescere. Sta di fatto che i ragazzi si sentono più coinvolti e partecipi, a differenza dell'esperienza nelle classi tradizionali dove spesso subentra la noia o la scarsa motivazione all'apprendimento.
Il fatto, poi, che le classi virtuali siano generalmente composte di pochi alunni per volta dà al docente la possibilità di interagire con ciascuno riuscendo a individuare le attitudini e necessità soggettive. Il tutto in un clima in cui l'allievo si sente a proprio agio interagendo da casa e, di conseguenza, più portato ad aprirsi e ad esprimere i propri bisogni senza filtri o paure.
Diplomarsi online è possibile
L'istruzione digitale è una risorsa non solo per le scuole dell'obbligo, ma anche per chi vuole diplomarsi o laurearsi, dando la possibilità agli studenti del web di avvantaggiarsi nel percorso di studi con un'elevata provvista di contenuti e materiali scaricabili dalla rete.
Ne è conferma il diploma online targato Isu, che dà la possibilità di conseguire il diploma di Stato ad ogni età anche a chi lavora e ha bisogno di gestire lo studio secondo tempistiche personalizzate e alternative ad altre attività quotidiane, senza per questo dover rinunciare alla soddisfazione del diploma.