Sono passati quasi vent’anni dal lancio di Konami del gioco di carte collezionabili Yu-Gi-Oh! assieme all’uscita del manga e dell’anime omonimi di pari successo. Dall’arrivo in Giappone nel 1999 all’approdo in Europa tre anni dopo questo gioco è diventato un vero e proprio fenomeno culturale di cui, ancora oggi, esistono milioni di appassionati.
Parliamo di un gioco che ha raggiunto oltre ottanta Paesi, tradotto in nove lingue ed entrato a far parte dell’olimpo dei GCC più redditizi al mondo. Il gioco di carte collezionabili Yu-Gi-Oh! è stato una vera e propria rivoluzione che, negli anni, ha avuto anche il merito di sapersi innovare attraverso novità sempre avvincenti e al passo con i tempi.
Dal gioco di carte alle avventure videoludiche
È questo il caso dell’approdo sul mondo videoludico nel quale sono arrivati, in ordine cronologico dapprima Yu-Gi-Oh! Rush Duel: Dawn of the Battle Royale! e Yu-Gi-Oh! Duel Links. Storie avvincenti e duelli all’ultimo sangue basati sulla serie animata ma, chiaramente, molto distanti dalla tradizione del gioco di carte. Ecco perché Konami ha colmato quel senso di vuoto percepito dai nostalgici più appassionati proponendo anche Yu-Gi-Oh! Master Duel, recensito come un progetto ambizioso ma mai equiparabile alle origini di questo fenomeno.
La storia del fenomeno Yu-Gi-Oh!
La storia di Yu-Gi-Oh! è molto lunga e ricca di successi precedenti all’arrivo nel mondo dei videogiochi. Inizia grazie all’idea di Kazuki Takahashi che pubblica la prima serie di un manga che, nel giro di pochissimo tempo, sarà destinato a fare la storia. Il manga racconta le vicende di Yugi Muto, un ragazzo che ha per le mani un antico puzzle egiziano che stravolgerà la sua vita.
Si tratta di un oggetto magico che, una volta assemblato, cambierà la sua personalità “trasformandolo” nel Faraone Atem. Il gioco prende spunto proprio da questa storia ricreando duelli e sfide, Duel Monsters, la cui logica è molto simile a quella di Magic: The Gathering.
La serie televisiva e l’arrivo anche in Italia
Nel 1998 viene realizzata anche la prima serie televisiva basata sul manga mentre la seconda, intitolata Duel Monsters, riprende il racconto dall’ottavo capitolo della prima ed è l’unica trasmessa ufficialmente in Italia con il titolo di Yu-Gi-Oh!. Successivamente arriva il gioco di carte collezionabili che in breve tempo conquista il mercato e si diffonde a macchia d’olio in tutto il globo.
Le cifre da record di Yu-Gi-Oh!
Il successo è stato tale da aver raggiunto cifre da capogiro. Difatti nel 2009 la Konami annunciò che il gioco aveva raggiunto oltre 40 Paesi e che aveva venduto oltre 22 miliardi di carte. Questo risultato fece entrare il gioco nel Guinness dei Primati affiancandosi a due altri giganti del mondo dei GCC: Pokemon e Magic.
Oggi sono ancora tantissimi i collezionisti così come lo sono i giocatori. Il Covid ha messo i bastoni tra le ruote agli eventi e ai raduni ma non ha fermato la continua scalata di questo gioco di successo. Per di più la Konami continua ad investire offrendo intrattenimento al passo con i tempi, come nel caso della produzione dei video giochi che hanno riacceso l’interesse per gli appassionati al mondo di Yu-Gi-Oh!
Basti pensare che la carta Tournament Black Luster Soldier, oggi, varrebbe qualcosa come 10 miliardi di dollari in quanto considerata una delle più rare al mondo. Il giro d’affari è incredibile e appassiona ancora milioni di collezionisti in cerca di rari cimeli con cui sbarcare il lunario.