Convivenza o matrimonio? Pro e contro di due scelte di vita

Convivenza o matrimonio? Pro e contro di due scelte di vita

L'evoluzione delle relazioni affettive nel tempo

Non è raro imbattersi nella lettura di romanzi ove viene raccontata e descritta la storia d'amore di due protagonisti spesso travagliata da diverse vicissitudini e difficoltà che la vita pone davanti.
Tutto questo, spesso, è descritto in modo verosimile ma non perfettamente conforme alla realtà!
Invero, la vita reale mette davanti, soprattutto ai nostri tempi, notevoli difficoltà da affrontare.
Questi ostacoli si ripercuotono inevitabilmente sulle relazioni affettive: amicizia e amore.
I tempi sono cambiati!
Non esiste frase più vera.

In un tempo non così lontano l'ideale di ogni individuo era rappresentato dalla volontà di costruire una famiglia ad una certa età.
Il matrimonio era considerato il fondamento della società collettiva sulla base del quale si fondava la società medesima.
Lo stare insieme era sempre accompagnato dall'unione in matrimonio che rappresentava il momento culmine ove andava a siglarsi un vincolo perpetuo.

La convivenza, invece, era considerata una parentesi eccezionale di alcune coppie considerate quasi anormali.
Oggi giorno la situazione risulta invertita!
Il matrimonio è divenuta una scelta rivoluzionaria quasi rara rispetto alla maggioranza della gente che preferisce una convivenza senza suggellare legami perpetui.

Cosa spinge a preferire alla convivenza piuttosto che costituire matrimonio

La società di oggi impone dei ritmi incessanti e difficili.
Vi sono diverse pressioni che provengono dall'esterno che inducono ad una vita frenetica e travagliata.
Questo influisce in modo notevole sulle relazioni.
Basti pensare al fatto che oggi diverse coppie giovani sono costrette, per ragioni di lavoro, ad allontanarsi dalla propria città e dalle proprie origini per spostarsi verso posti ignoti ma che offrono prospettive di futuro!
Ecco perché si preferisce una convivenza.

Due giovani infatti che si sono conosciuti e che desiderano stare assieme preferiscono andare a vivere assieme piuttosto che attendere un matrimonio che potrebbe non arrivare mai.
La convivenza rappresenta oggi lo strumento che consente meglio di conoscere il proprio partner e di viversi in completa autonomia e libertà.
Questo è un fattore importante: riuscire a conoscersi profondamente prima di costituire un vincolo quale quello del matrimonio.
Non era raro, infatti, imbattersi in situazioni per le quali due soggetti decidevano di sposarsi preceduta da una mera frequentazione di pochi mesi.

Questo era fattore che induceva, molto spesso, a frequenti richieste di separazioni e di conseguenza di divorzi proprio perché non si conoscevano quei tratti essenziali del partner che possono essere determinanti in una convivenza di coppia!
Infatti, la convivenza consente di evitare di incorrere nel rischio di una rottura che possa portare con sè anche delle notevoli perdite economiche.
Infatti un divorzio impone delle spese esorbitanti e difficili da sostenere specie le spese di avvocato e in aggiunta ai tempi di attesa della giustizia che sono notevoli ed interminabili a cui si aggiunge quelle della prole ove presente!

La convivenza è considerata, oggi, il modo più agevole per conoscersi e viversi intimamente in libertà e senza obblighi.

Cosa è venuto meno con l'abbandono della scelta matrimoniale

In passato, il matrimonio rappresentava la regola di vita per la costituzione di una famiglia.
Un unione sulla base della quale si suggellano dei diritti e dei doveri reciproci.
Tra i doveri vi sono quelli di assistenza materiale e morale reciproca; la coabitazione e l'esclusività nella relazione.
In caso di prole, l'obbligo è quello dei genitori congiuntamente di crescerli e di sostenerli fino alla maturità offrendo quanto necessario in relazione alle loro esigenze con un'assistenza onnicomprensiva.
Tra i diritti, invece, vi è la condivisione dei beni e del patrimonio tra i coniugi acquistati durante la vigenza del matrimonio.
Tutto quanto detto è in parte venuto meno con la convivenza.

Se da un lato infatti si dovrebbero riconoscere le medesime caratteristiche tipiche del matrimonio, dall'altro vi è da dire che in assenza di un vincolo giuridico ciò rimane evanescente!
Essendoci più libertà e discrezionalità nella convivenza, quelle garanzie che naturalmente vengono ad essere riconosciute nel matrimonio, cessano di esistere.
Inoltre, con la convivenza immediata è venuto meno uno degli elementi che tanto viene descritto nei romanzi: l'attesa.
Viviamo in una società del tutto e subito senza godere del momento che precede la fase del conseguimento di un traguardo!

Non esiste più l'ideale di attendere la persona giusta per fare dei passi importanti e per affrontare parti della vita di rilievo e di svolta per il proprio futuro.