Aprire una lavanderia self service

Aprire una lavanderia self service

Il tempo corre in questa epoca e, come ci dicono le statistiche, sono sempre di più le persone che scelgono di rimanere single e le coppie, con e senza figli, in cui entrambi lavorano magari fino a tardi.

Le case costano, i mutui sono difficili da ottenere e da pagare, perciò le metrature si riducono e con esse lo spazio da dedicare agli elettrodomestici.

Sempre più persone scelgono per questi motivi di utilizzare servizi di lavanderia self service esterni a casa. La scelta è obbligata rispetto ad altri servizi giornalieri in quanto chi ha esigenze di questo tipo, normalmente si trova a casa in orari in cui gli esercizi pubblici ed i negozi hanno già chiuso o stanno per chiudere.

Questo genere di servizio inizia quindi a popolare sempre di più le città italiane, in particolar modo nei centri di media grandezza e popolazione, con ancora la possibilità di un mercato pressoché vergine e comunque in crescita.

E’ un caso abbastanza particolare nel panorama dei possibili investimenti per attività commerciali, che presenta notevoli vantaggi e prospettive di guadagno.

L’investimento iniziale per aprire una lavanderia è infatti estremamente contenuto e promette di essere completamente riassorbito entro un intervallo compreso tra i 24 e i 36 mesi. Per la cifra da investire occorre considerare un ammontare totale di circa 55.000 – 60.000 euro, per una configurazione con un numero di macchine sufficiente ad iniziare correttamente l’attività mentre, sempre mediamente, l’ipotesi di ricavo annuo si aggira su una quota oscillante tra i 60.000 e i 70.000 euro.

Le spese di esercizio da considerare per produrre l’incasso di circa 65.000 euro sono intorno ai 28.000 euro.

Ecco quindi che il recupero dell’investimento iniziale, comprendendo anche le spese di gestione fisse e variabili avviene non oltre ai 36 mesi di attività.

Questo tempo può essere ulteriormente ridotto pensando di affiancare alle macchine per pulire anche articoli utili ad allietare l’attesa di chi si ferma ad attendere il termine del lavaggio, impiantando ad esempio distributori automatici di bevande calde e fredde, o di altri generi di conforto.

Non è da escludere l’ipotesi di fornire alla clientela nelle normali ore d’esercizio, anche altri servizi come quelli di piccola e rapida sartoria, da affidare a terze parti, ovviamente scelte con cura.

Inoltre, avendo avuto l’accortezza di predisporre i locali a tale scopo, è possibile procedere in tempi successivi all’ampliamento modulare del servizio, aggiungendo altre macchine per il lavaggio, magari diversificandone le prestazioni in termini di carico massimo.

Un investimento di questo genere, se condotto oculatamente, ha l’enorme vantaggio di poter essere affiancato a qualunque altra attività lavorativa o professionale, dato il poco tempo richiesto dalle operazioni comuni, visto che la manutenzione e l’assistenza tecnica sono normalmente a carico del fornitore delle attrezzature.

Una volta recuperato il capitale iniziale poi, sarà il denaro (quello investito e già recuperato) a produrre altro denaro, senza consumare il tempo dell’investitore.

Un vantaggio che, di questi tempi in cui di tempo ce n’è sempre meno, è sicuramente qualcosa di cui tenere conto.